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SWORN TO SECRECY:
Un approccio fattuale al soprannaturale.

La metà del XIV secolo fu un periodo di crisi per la Francia medievale. Il paese era in guerra con l'Inghilterra ed era devastato dalla carestia e dalla peste. In questo contesto, ciò che oggi conosciamo come la Sindone di Torino fu mostrata per la prima volta a un pubblico preoccupato nella piccola chiesa di Lirey, nella Francia centrale. L'immagine di un uomo torturato e crocifisso fu dichiarata essere il sudario di Gesù Cristo. Ma era reale o un abile falso progettato per portare fama e fortuna al suo proprietario, il cavaliere medievale Geoffroi de Charny, confidente e protettore del re Giovanni il Buono di Francia?

In questo straordinario libro, Geoffroi de Charny viene accusato postumo di omicidio, di aver ucciso una vittima innocente per creare l'immagine sulla Sindone. Oppure, in alternativa, ha ottenuto fraudolentemente la Sindone di Cristo e quindi ha ottenuto per sé la più chiara conferma della risurrezione di Gesù? Il suo processo chiama a testimoniare esperti per indagare sul caso, combinando prove scientifiche moderne con approfondimenti sul contesto religioso e culturale dell'Israele del I secolo, e una nuova comprensione dei simboli sulla Sindone e dei messaggi nascosti nel Nuovo Testamento. L'autore adotta un approccio accademico alla presentazione del procedimento legale e rivela nuove informazioni sulla storia della reliquia più preziosa della fede cristiana e sui motivi per cui i primi custodi avevano giurato segretezza.

Questa dettagliata esposizione giuridica attribuisce al custode attuale della Sindone di Torino, il Papa, la responsabilità di chiarire la questione consentendo nuovi test scientifici, in particolare utilizzando due metodi attualmente disponibili che possono essere impiegati senza causare ulteriori danni alla Sindone. Questo approccio dovrebbe risolvere la questione una volta per tutte. Il significato sarebbe immenso per un mondo diviso e afflitto da visioni del mondo contrastanti. Potrebbe servire come segno definitivo della seconda venuta di Gesù alla fine dei tempi, come predetto nel Libro di Daniele dell'Antico Testamento dall'Uomo Vestito di Lino.

STURP (Shroud of Turin Research Project)

Con la questione dell'autenticità ancora irrisolta, nell'ottobre 1978 lo Shroud of Turin Research Project (STURP) condusse un'indagine scientifica approfondita sulla suddetta sindone, utilizzando quelli che allora erano considerati gli strumenti e le attrezzature più avanzati al mondo. I membri del gruppo di ricerca furono scelti esclusivamente in base alle loro competenze, non in base alle loro convinzioni o credenze religiose, e lo scopo della ricerca era determinare come fosse stata realizzata l'immagine sulla Sindone. Le principali scoperte del team, citate nel rapporto finale dello STURP del 1981, hanno concluso che l'immagine sulla Sindone è quella di un vero uomo torturato e crocifisso in uno stato di rigor mortis, la cui immagine ha codificato informazioni uniche e tridimensionali sul fronte e sul retro. Il rapporto aggiungeva che nessun metodo fisico, chimico, medico o biologico poteva spiegare adeguatamente la formazione dell'immagine! L'esame microchimico delle fibre del lino della Sindone non ha trovato tracce di pigmenti, vernici, coloranti o macchie che suggerissero che la Sindone fosse un'opera d'arte.

Tuttavia, la datazione al radiocarbonio, effettuata nel 1988, ha datato la Sindone tra il 1260 e il 1390 d.C. con una certezza del 95%. I risultati sono stati ampiamente pubblicizzati in tutto il mondo e la Sindone è stata etichettata come un ingegnoso falso del XIV secolo. Ciò nonostante le precedenti conclusioni dello STURP e il ragionevole dubbio che i campioni di datazione tagliati dalla Sindone facessero realmente parte del lino originale: potrebbero essere stati contaminati da riparazioni alla Sindone in cui sono stati utilizzati altri materiali per tessere un'area danneggiata fino al bordo del lenzuolo. È noto che tali riparazioni furono effettuate, soprattutto dopo che il sudario fu danneggiato dal fuoco. Queste questioni sono al centro della controversia che continua ancora oggi: quali prove abbiamo della resurrezione di Gesù Cristo, il fondamento della fede cristiana?

Dalla datazione al carbonio del 1988, la scienza è progredita. I risultati scientifici sono stati riesaminati, sono emerse nuove informazioni e una nuova comprensione della storia antica della Chiesa cristiana potrebbe avere un impatto sulle questioni in esame. Tenendo conto di questi fattori, è ora possibile rivalutare l'autenticità della Sindone. Quindi, per uscire dall'impasse, ho cercato un modo per presentare le ultime prove. Invece di una semplice dichiarazione scritta, ho suggerito che la Facoltà di Giurisprudenza della prestigiosa Research University of California, Los Angeles, presentasse una proposta al suo Consiglio di Amministrazione per portare la questione al pubblico dominio. (L'Università della California, Los Angeles, una delle migliori università pubbliche di ricerca negli Stati Uniti, è nota per la sua splendida architettura e per il campus in un ambiente rustico, con strutture ideali per un progetto del genere). La richiesta sollecitava il Consiglio di amministrazione a rendere pubblico un finto processo da tenersi nel campus, in cui Geoffroi de Charny sarebbe stato accusato di omicidio (perché la Sindone aveva contenuto un corpo in un certo momento) o di frode (a causa del modo in cui il cavaliere aveva ottenuto la Sindone). La raccomandazione fu (naturalmente) accettata come parte dell'anno accademico 2024.

Quella che segue è la storia di quel finto processo fittizio e dell'indagine e del controinterrogatorio di testimoni esperti dell'accusa e della difesa che sono stati chiamati a far luce sulle nuove sostanziali prove che ora abbiamo a nostra disposizione grazie a recenti studi. Tali prove vengono presentate e verificate attraverso un processo legale davanti a una giuria di dodici persone, con i legali dell'accusa e della difesa che cercano la verità attraverso l'interrogatorio. Sebbene i personaggi coinvolti siano fittizi (qualsiasi somiglianza con persone reali è puramente casuale), le prove che presentano e discutono sono reali e le conclusioni che traggono possono essere considerate valide...

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THE MAN CLOTHED IN LINEN.
Un affascinante viaggio nel tempo:
CAPITOLO 2 Premesse filosofiche

(Dio esiste? Chi ha "creato" Dio? I fenomeni circolari; la natura della luce; il codice del DNA). Il cielo e l'universo possono essere uniti in una teoria del tutto? L'illuminata scrittrice Emily Brontë ha dato un suggerimento stimolante: Anche se la terra e l'uomo scomparissero e i mari e gli universi cessassero di esistere e rimanessi solo tu; Ogni esistenza esisterebbe in te.

Il fisico teorico Stephen Hawking ha goduto di grande attenzione e ammirazione da parte del pubblico come rinomato cosmologo e per il suo spirito indomito. Ha sofferto di una forma precoce e lentamente progressiva di malattia del motoneurone che lo ha gradualmente paralizzato, ma questo non gli ha impedito di continuare il suo lavoro e di comunicare su di esso per più di cinque decenni. Il suo primo libro, "Breve storia del tempo", è stato un bestseller rivoluzionario, seguito da numerose altre opere di successo commerciale. Il suo impegno di tutta la vita può essere visto come un tentativo di verificare l'unificazione della relatività generale e della teoria quantistica attraverso un modello matematico, che avrebbe portato a una "teoria del tutto".

Insieme a Roger Penrose, Hawking ha sviluppato tesi che affermano che l'esistenza di un inizio è inevitabile finché l'universo è determinato dalla teoria generale della relatività. Hawking stesso ha ammesso che un punto debole del suo modello matematico era l'uso di numeri immaginari nelle sue equazioni. La prova inconfutabile che l'universo è iniziato con un Big Bang è arrivata nel 1992 dalle straordinarie immagini catturate dal satellite Cosmic Background Explorer (COBE) della NASA, che hanno mostrato il bagliore dell'esplosione - un flusso costante di microonde.

Le immagini contenevano una piccola immagine dell'universo. La radiazione cosmica di fondo rappresenta in realtà quasi il 99,9% di tutte le particelle luminose che attualmente attraversano l'universo, un debole sussurro dell'esplosione cosmica di 13 miliardi di anni fa. Lo stesso Stephen Hawking ha detto: "Quasi tutti oggi credono che l'universo e il tempo stesso abbiano avuto un inizio con il Big Bang". Il fatto che ci sia stato un inizio è coerente con la Bibbia (Genesi 1:1). In base a un ragionamento filosofico, Dio, dopo aver creato l'universo, potrebbe entrare nel tempo da cui un tempo non c'era tempo. Se c'è stato un inizio, ciò implica la necessità di una causa che trascende il tempo, lo spazio, l'energia, la materia e le leggi della natura. Questa causa deve essere responsabile della messa a punto del processo di espansione, perché senza leggi l'universo cadrebbe nel caos. Stephen Hawking ebbe l'idea di rappresentare queste leggi in un modello matematico che potesse far risalire tutto all'inizio provato. Ma ha posto una domanda: "Se tutto deve avere una causa, la domanda è: 'Chi ha creato Dio?

Questo porta a un commento sull'ultimo libro di Stephen Hawking con la domanda: "Esiste un Dio?". Poiché ha accettato le prove del Big Bang, è chiaro che c'è "qualcosa" che risale all'eternità "prima" di questo evento. Questo porta naturalmente all'idea di "essere", un'infinità personale che è sempre esistita prima della creazione di tutto il resto. Ciò significa che l'intelligenza e la comunicazione devono essere intrinseche. Lo sappiamo dall'esperienza umana: concepiamo qualcosa nel nostro mondo di pensiero e poi lo portiamo nel mondo esterno, cioè dalla concezione alla materializzazione. Questo riassume il mistero di base. Fin dall'inizio è stato chiaro che le teorie di Hawking non comprendevano i numerosi campi di apprendimento come la filosofia, la psicologia, la biologia, la teologia, la chimica, ecc. In sostanza, egli era in grado di descrivere matematicamente la fisica del Big Bang come origine dell'universo, ma metteva in dubbio l'esistenza di un'intelligenza causale.

Suggerì che se si assume che tutto ciò che esiste ha una causa, allora cosa ha causato l'esistenza di Dio? La risposta filosofica a questa domanda è che l'esistenza trascendente si trova al di fuori del regno del tempo e dello spazio. Come esseri umani, comprendiamo che la mente e i pensieri che genera sono un prodotto dell'autocoscienza consapevole. La mente è la sede della personalità, dell'intelletto, delle abilità linguistiche, musicali e artistiche e ha la capacità di introspezione e di pensiero astratto. Da un punto di vista filosofico e teologico, l'immaginazione e le capacità visionarie della mente indicano che essa non è un prodotto della biologia. Gli studi clinici hanno stabilito l'interconnessione della mente, ma essa non fa parte del cervello. Ciò significa che la mente è una capacità trascendente che consente la progettazione virtuale come passo preliminare nel processo di manifestazione di cose tangibili nel tempo e nello spazio. Un aspetto unico della mente è la sua capacità morale: la capacità di distinguere il bene (luce) dal male (tenebre). È un "sapere" che si acquisisce attraverso le esperienze della vita. Lo spirito e l'anima di una persona sono definiti "anima", l'elemento immortale che si trova all'interno.

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